mercoledì 30 gennaio 2008

Classe politica


Voglio pubblicare anche sul nostro blog questo bel pezzo che riguarda il nostro ex-Ministro della Giustizia, non so se tutto sia vero e dimostrato, però buona lettura:


venerdì 25 gennaio 2008

CINEMA: American gangster




A volte ti trovi di fronte a dei film dei quali è "tecnicamente" difficile parlarne male, solitamente dispongono di un grosso budget hollywoodiano, di un ottimo cast, ritmo, bella fotografia, durano minimo 2 ore e ad alla fine ti lasciano così..
..e ti chiedi: "Dunque?"
L'ultima fatica di Ridley Scott è l'ennesimo film sulla New York che fu, tra poliziotti corrotti, santi, mafiosi, e strada...tanta strada!
Uno è buono, uno è cattivo ed il finale mette tutti d'accordo.
Un film da domenica sera dunque, senza grandi aspettative, poca voglia di riflettere, la giusta dose d'azione, e nessun dubbio.
American Gangster è così: un prodotto, buono, ma pur sempre un prodotto.

david

giovedì 24 gennaio 2008

CINEMA:"La giusta distanza"


Ti ritrovi solo in sala, rapito da una storia comune, in attesa che si realizzino i presagi di quello che deve accadere, presagi non rivelati, ma percepiti dai luoghi solitari della bassa pianura padana in cui si svolge la trama, dagli abitanti che popolano quei luoghi, dai silenzi e dagli spazi vuoti.
Perché la giusta distanza è un film con tanti spazi vuoti, riempiti dal coinvolgimento dello spettatore nella storia dei protagonisti, così vicini e reali che ti chiedi dove li hai già incontrati.
Una protagonista femminile della quale capisci che te ne innamorerai, fin da quando la vedi scendere dall'autobus nelle prime scene del film, per la sua freschezza ed entusiasmo, per la sua sicurezza ed indipendenza.
Due protagonisti maschili con un carisma che si rivela con il procedere della storia, entrambi eroi per avere ciascuno dei due superato la giusta distanza e trovato la propria ricompensa, il primo in una impossibile storia d'amore, il secondo nella verità dei fatti.
La giusta distanza è un inno al coinvolgimento, un incoraggiamento all'esporsi superando quella che la morale comune giudica la giusta distanza dalle situazioni e dalle persone, finanche dalla vita stessa. La giusta distanza è una rivoluzione silenziosa che ognuno può compiere ogni giorno.
La giusta distanza è una bellissima storia di amore ("Ieri sera sono tornato a vivere" lascia scritto sopra il tavolo uno dei due protagonisti maschili la sera in cui supera la giusta distanza), anche per chi nell'amore non vuole credere ("Vorrei avere dodici vite" sono le parole di addio della protagonista ).
La giusta distanza è un film delicato che ha una lezione per ciascuno di noi, un film che ci aiuta a costruire la nostra sensibilità, un film che ci portiamo a casa quando usciamo dalla sale e le cui emozioni e suggestioni, penso, ci accompagneranno per molto, molto tempo, almeno fino a quando avremo il coraggio anche noi di superare la giusta distanza.



Anonimous (The original).

mercoledì 23 gennaio 2008

Portishead in Concerto



I redivivi Portishead tornano in Italia per due concerti, domenica 30 marzo all’Alcatraz di Milano e lunedì 31 marzo al Saschall di Firenze. I biglietti costeranno 32 euro più prevendita, e sono in vendita dal 21 gennaio sul circuito Ticketone e dal 28 gennaio sugli altri circuitii...

Interferenze elettroniche.

Leggevo un paio di giorni fa su Repubblica, la notizia del fermo di tre passeggeri rei di aver costretto il pilota di un volo (Milano-Bari mi pare) dell'Alitalia, a sospendere la fase di decollo a causa dell'interferenza sugli strumenti di comando prodotta dai loro telefonini. Pare che uno dei tre addirittura non solo lo tenesse acceso, ma continuasse proprio tranquillamente a farsi la sua conversazione, incurante e strafottente, nonostante i vari inviti delle hostess. Ecco un semplice e moderno caso di arroganza e maleducazione, che personalmente faccio fatica a tollerare.
Una volta ricordo che la tizia seduta al mio fianco, anche qui nonostante i ripetuti inviti e il fatto che eravamo in fase di atterraggio, continuava a mandare messaggini. Ero allibito e incredulo, e pensavo a cosa le impedisse di aspettare cinque minuti per poter mandare quei messaggi. Forse, molto più semplicmente, si tratta solo di accettare il fatto che la stupidità e' una componente della natura umana.

giovedì 17 gennaio 2008

Fede e scienza.

Breve riflessione sull'argomento del giorno, la mancata partecipazione del Papa all'inaugurazione dell'anno accademico alla Sapienza di Roma.
Premetto di essere lontanissimo dalle idee professate dal pontefice su tanti temi da lui toccati in questi ultimi tempi e di essere contrario ad ogni forma di integralismo religioso, che ultimamente vediamo affermarsi anche nel nostro paese, dove spesso, come ovvio, è di matrice cattolica e riguarda temi come l'aborto, la fecondazione assistita ecc ecc.

Al tempo stesso penso che non si possa rifiutare ogni occasione che ci si presenta per il dialogo, il confronto, la discussione e ritengo che anche la campagna che ha di fatto impedito al Papa di intervenire sia frutto di una sorta integralismo, che secondo me dà l'idea di un paese folle, impazzito e un pò esasperato. Penso che si possa benissimo ascoltare il Papa pur non condividendone le idee e ribattendo con le proprie, senza alcuna paura, e che l'unica linea da difendere veramente in maniera decisa e perentoria sia la laicità dello Stato.

Che ovviamente rimane il punto vero, le insostituibili e supreme fondamenta della nostra comunità, e che pressuppone che mai e poi mai quelli che sono precetti religiosi debbano trasformarsi in leggi dello stato.

mercoledì 16 gennaio 2008

sabato 12 gennaio 2008

Broken Social Scene presents Kevin Drew "Spirit if..."

Che emozione quando il Vostro Brioski ha trovato sotto l'albero il regalo che si era comperato due giorni prima!
Ma, meschinità a parte, senza nulla togliere alla magia natalizia, ciò che mi apprestavo ad ascoltare (eh si, perchè, che natale sarebbe senza il cd?) era la solita chicca, sconosciuta ai più, ma che dovrebbe essere posta come obbligo all'ascolto.
Andiamo con ordine: il disco,viene pubblicato da un tale Kevin Drew nell'immediato 2007, raccogliente varie (quattordici) tracce registrate qua e là per il mondo.
Ora, qui potrebbe sorgere una domanda: chi diavolo è Kevin Drew?? Tale K.D. è il co-fondatore (insieme a quell'altro geniaccio Brendan Canning) dei beniamini canadesi, indie-rock,sperimentali,bucolici -e chi più ne ha più ne metta- Broken Social Scene.
E il nostro K.D. aiutato dai suoi compagni di giuoco, licenza questa pilloluccia, di puro POP. Perchè è di questo che stiamo parlando; POP, ingigantito da montagne di superbi arrangiamenti, impreziosito da retroscena vocali (ad opera della sempre presente Leslie Feist) e da spazzolate di archi. Miriadi di facciate che portano immancabilemente a...quattro migici accordi.
E se questo non bastasse, inseriteci pure un tocco di fine elettronica. Che altro?
Se siete autunnali dentro (ma autunnali felici, non come l'emo.boy, che quando cade una foglia ,piange)ebbene....sì,questo disco è fatto per voi.
E non abbiate la presunzione di capirlo al primo ascolto.
Pop è. Ma con arte.



venerdì 11 gennaio 2008

LIBRI: "Cultura Libera" di L. Lessig


Ho letto solo in questi giorni questo interessantissimo libro, uscito in Italia nel 2005, ad opera di L. Lessig, professore di Diritto Costituzionale all'Università di Chicago e "paladino" della (sacrosanta secondo me) battaglia contro l'estensione perpetua del diritto d'autore, sempre e comunque, strada a quanto pare, sulla quale si stanno orientando gli Stati Uniti in materia.

Lessig analizza il mondo della cultura e con essa le nuove tecnologie, con l'obbiettivo di trovare un punto di equilibrio tra i (altrettanto sacrosanti) diritti degli autori delle opere, e una libera circolazione e sviluppo delle idee, che i nuovi strumenti a nostra disposizione ci offrono in possibilità maggiori rispetto al passato.

I ragionamenti del libro e le soluzioni proposte dal professore mi paiono molto logiche e basate sul buon senso, ma la lotta portata avanti in prima persona da Lessig (anche nei tribunali), per la loro affermazione sembra molto dura, soprattutto a causa della potente azione della lobby delle grandi case, che dominano il mondo della cultura in tutti i suoi settori. Le quali più che difendere i diritti di autore (che Lessig ovviamente si guarda bene dal minacciare e mettere in discussione), sembra vogliano mantenere più che altro sotto stretto controllo il mondo della creatività e limitare il più possibile ogni tipo di concorrenza.

martedì 8 gennaio 2008

Black Rebel Motorcycle Club 29/11 Milano, Rolling Stone

Mi sono sempre chiesto quali siano i requisiti che fanno di un giornalista un buon giornalista,imparzialità a parte. Soprattutto in occasioni come i concerti, i quali oltre ovviamente a dare un'indicazione "tecnica" da parte del gruppo a chi li ascolta,sono anche e soprattutto un concentrato di emozioni dove è difficile rimanere imparziali.Quindi "onore al merito" di Cristiano Gruppi il quale recensisce il concerto dei BRMC come, ottimo dal punto di vista esecutivo,ma piuttosto blando per quanto riguarda temi di "spessore" come quanti-singoli-hanno,quanto-hanno-interagito-con-il-pubblicoe la-disposizione-delle-canzoni.
Io affermo con orgoglio che, sì, c'ero.E affermo con altrettanto orgoglio che è stato uno dei concerti più emozionanti a cui abbia mai partecipato.Sarà perchè i tre sono delle persone fondamentalmente oscure e ben ricalcano al figura di belli e dannati proprio come me l'ero immaginati (in verità sono persone che rasentano l'impacciato), o sarà perchè i loro pezzi, i loro riff si incastrano nel cervello tra una sinapsie un'altra con una facilità disarmante.O sarà perchè sono degli ottimi strumentisti che a loro modo coinvolgono il pubblico. Senza i vari "waz up??". "put you hands up in the air!!!", "make some noize italy!!!".Ma con la forza della loro esibizione.
Si è così passati da momenti di rock'n'roll allo stato puro ("Stop","whatever happened to my rock'n'roll","berlin","Rise & fall"...) a momenti acustici("ain't no easy way","Fault Line"...)in cui il Robert Been di turno dava il cambio a Peter Heyes in ballate dal retrogusto old, ritratti di un america country che ha smesso di esistere quando i maledetti yankee hannoricacciato i sudisti dabbasso.Unica pecca: "Weight of the world" assente dal repertorio acustico. Peccato.
Per il resto, due ore e mezza abbondanti (!!!) da togliere il fiato.Non dico altro.

Brioski


lunedì 7 gennaio 2008

Una classifica dei migliori album del 2007



La classifica e' stata compilata dagli autori della mia webzine musicale preferita, SentireAscoaltare
a cui do sempre molto credito...
Non abbastanza pero', visto che conosco veramente pochi dei nomi e nessuno degli album citati.
Nei prossimi giorni mi daro' da fare per avere e ascoltarne qualcuno...

domenica 6 gennaio 2008

Se tutti se incazzano

In Campania ora come ora cercare le colpe e le responsabilità sarebbe come cercare una moneta da 50 centesimi in un marciapiede di Napoli. Ci si sporcherebbe di certo le mani senza magari riuscire a risolvere nulla.
Provateci a spiegare ai campani che la responsabilità è della camorra. Di certo i boss non sarebbero molto felici e di conseguenza neanche la cittadinanza sarebbe entusiasta, per paura di finire in un obitorio, o per la necessità di appoggiarsi alla criminalità organizzata per le loro battaglie di egoismo sociale. Neanche immaginarsi di puntare il dito verso gli enti locali, incapaci di gestire neanche la pulizia dei sottoscala dei loro palazzi, o sullo Stato che da anni si ritrova davanti al caos totale senza neanche sapere dove cominciare mettere le mani.
Tante categorie insomma si sentirebbero attaccate e aguzzando gli artigli impedirebbero la comprensione del problema nella sua complessità.
Le possibili soluzione alla crisi dei rifiuti sono perciò due. Si potrebbe benissimo lasciare la questione alla discrezionalità del vesuvio oppure cominciare ciascuno ad assumersi le proprie responsabilità a prescindere dalle colpe del prossimo.

Mattia.

sabato 5 gennaio 2008

Primarie americane.



Molto probabilmente a novembre, al termine del lunghissimo e appassionante viaggio, cominciato appena due giorni fa, che porterà gli Stati Uniti ad eleggere il loro nuovo Presidente, il mondo sarà un posto migliore.

Penso poi che lo sarà sicuramente, se a vincere sarà uno dei candidati Democratici, e tra questi personalmente, anche noi tifiamo per B. Obama, giovane, afroamericano, con idee che mi sembrano molto chiare e decisamente condivisibili.

venerdì 4 gennaio 2008

C'E' MA NON SI VEDE!



Pensavate fosse morto eh?!





Hal Hartley ritrova la sua musa!





Il nuovo film di Gregg Araki!

Un sito graficamente molto originale ....

... e' il sito di un'agenzia statunitense che si occupa in qualche modo di grafica.
A me l'effetto piace molto.

mercoledì 2 gennaio 2008

CINEMA: "Ai confini del paradiso"



Bel film, poetico e con personaggi tutti molto belli, intensi e ben definiti.Unica pecca forse il ritmo lento, che a tratti rende la visione un pò "pesante".


Nando.