venerdì 31 ottobre 2008

STIFF LITTLE FINGERS


Ultimamente Bologna richiama gruppi del punk rock che da anni non si vedevano. Giovedì 20 ottobre 2008 è stata la volta degli Stiff Little Fingers, formazione di Belfast capitanata da Jake Burns, che si è fatta strada con canzoni di contrasto alla occupazione inglese dell'Ulster. Il concerto all'Estragon ha richiamato vecchi e nuovi appassionati, con qualche giovincello con capelli da irochese. Con il loro sound tagliente e aspro hanno cantato le vicende di una terra divisa, che solo ora sembra avere trovato un minimo di pace. Brani come Alternative Ulster, Suspect device, Piccadilly circus e Silver lining hanno scaldato i cuori di un pubblico che, seppur ridotto, ha seguito con grande partecipazione.

Alberto Musiani

giovedì 30 ottobre 2008

MOSTRE : " Walter Breveglieri"


Si inaugurerà sabato 01 Novembre, alle 11 nella Sala d’Ercole di Palazzo d’Accursio, la mostra dedicata al fotografo bolognese Walter Breveglieri, intitolata "E' accaduto a Bologna". 100 fotografie che ben riassumono il concetto di “bolognesità” nella sua accezione più genuina e vera, che saranno esposte fino al 14 Novembre.

lunedì 27 ottobre 2008

Estro E Splendore



Xilografia Made in Japan.
150 stampe esposte al Museo Archeologico di Bologna dal 17 ottobre all' 11 Gennaio.

venerdì 24 ottobre 2008

WOLF PARADE : "At Mount Zoomer"

Prima di ascoltare il nuovo lavoro dei Wolf Parade, ci eravamo imbattuti in un'intervista, in cui il gruppo canadese dichiarava di aver confezionato un disco completamente differente dal primo, in quanto avvertivano l'esigenza di cambiare sonorità.
Avendo letteralmente adorato il loro primo lavoro avevamo preso la cosa con un pò di perplessità e timore. Timori che si sono poi materializzati all'ascolto di "At Mount Zoomer", disco sicuramente ascoltabile ed interessante, che però ci convince decisamente meno di "Apologies to the Queen Mary".
Qualche pezzo discreto, qualche ballata niente male, ma ci sembra che il gruppo abbia perso un pò per strada quella combinazione di carica e di poesia, che ci aveva letteralmente fatto perdere la testa per il loro precedente lavoro.
Detto questo, ci rammarichiamo, comunque molto, del fatto che il loro tour europeo tocchi praticamente tutti i paesi del vecchio continente (anche con tre o quattro date in alcuni), a parte il nostro!! Avremmo volentieri voluto avere l'occasione di vederli all'opera dal vivo, ci sembra incredibile che non ci sia stata la possibilità di programmare anche una sola data.






Mirko Gamberini

mercoledì 22 ottobre 2008

MUSICA: Micah P.Hinson & The Red Empire Orchestra

Non saprei bene come definirlo, di fatto è un disco country/folk, pieno di ballatone con banjo e violini e tutto il resto. Il vocione di Hinson è in primo piano e si alterna ad alcune parti strumentali piuttosto lunghe che creano la giusta atmosfera per un disco di musica popolare americana tradizionale, ma suonato con gusto moderno e attitudine "indie".

Per me molto bello, è uscito in estate ma lo trovo adattissimo a questo inizio di autunno.

Ciao

lunedì 20 ottobre 2008

CONCERTI : "Paul Weller- Estragon 15-10-08"



Mercoledì scorso 15 ottobre all'Estragon di Bologna si è svolto il concerto del grande musicista inglese Paul Weller.
Per chi non lo conoscesse, Paul è l'essenza del movimento mod-revival, nato nel 1977 unendo attitudine punk al modernismo british degli anni 60. Con i JAM esordisce a soli 18 anni ed è subito un riferimento
per le masse di giovani inglesi in cerca di rottura col conservatorismo, alla pari di gruppi come Clash e Sex Pistols, differenziandosi per stile e look sempre perfetti. Il suo percorso musicale sfocia poi nel pop sofisticato con venature jazz degli Style Council, dove è impegnato negli anni 80 nel Red Wedge (il gruppo di musicisti che appoggia il famoso sciopero dei minatori inglesi contro la Thatcher), per poi intraprendere
la carriera solista con il Paul Weller Movement.
A 50 anni suonati, sfodera un'esibizione da brivido, supportato da un ottimo gruppo (anche se privo dei membri sorici Steve White e Damon Minchella), con canzoni tratte dalla carriera solista ed alcune perle del passato come Shout to the top degli Style Council, Town called malice e That's entertainment dei Jam, che hanno riempito di gioia i vecchi mod.
L'unica pecca della serata, sold out, è stata l'acustica non perfetta, data probabilmente dal locale.
God bless you, Paul!!!!!


Alberto Musiani

sabato 18 ottobre 2008

Entre les murs - La classe



La profondità con la quale vengono trattati argomenti così delicati e complessi rendono il nuovo film di Laurent Cantet un piccolo capolavoro; uno di quei film che raramente si vedono al cinema.
Il regista di " Risorse umane " e " A tempo pieno " si lascia alle spalle il mondo precario e cinico del lavoro per donarci uno dei più lucidi e coerenti spaccati sul mondo della scuola degli ultimi anni.
Dialoghi centellinati e " pesanti " come sentenze definitive, originalità e distacco, devozione e coinvolgimento, rendono " Entre les murs " un piccola isola di verità in un mare di produzioni d'effetto e cariche di autocompiacimento.
Da vedere.

mercoledì 15 ottobre 2008

David Foster Wallace

E' morto un mese fa.
Non lo sapevo, non so se ne hanno parlato e io dormivo oppure se nessuno si è filato la notizia.
Comunque, era un grandissimo, speriamo riposi in pace, quella pace che sulla terra non riusciva a trovare.

http://www.minimumfax.com/persona.asp?personaID=84

lunedì 13 ottobre 2008

CINEMA - Parigi

Premessa: se odiate i film francesi, cioè senza una trama precisa e con ambientazioni piuttosto snob, evitate accuratamente questo film di cedric kaplish che in effetti contiene molti degli stereotipi del genere.
Il fim è ovviamente ambientato a parigi, più che ambientato direi che è "incentrato" su parigi, nel senso che viene dato ampio spazio a panoramiche su alcuni dei più bei scorci della città, meravigliosi, ma che da soli in effetti non giustificherebbero la spesa per il film.
Il suddetto film ruota attorno alla storia di fratello e sorella, che le circostanze della vita (la malattia di lui) costringono ad abitare insieme. Attorno a loro partono due storie parallele, quella di un professore di storia 50enne nel bel mezzo di una crisi di mezza età, interpretato da un attore di cui non so il nome, ma che tira fuori due o tre scene memorabili (il dialogo con lo psicoterapeuta e una danza improvvisata con la sua amante/studentessa), e quella di un fruttivendolo separato da poco dalla moglie che alla fine riesce a consolarsi nientemeno che con Juliette Binoche la quale, per quanto mi riguarda, ha un sorriso talmente bello che si fa fatica a credere che esista davvero.
La colonna sonora è costituita in gran parte da diverse versioni (quante ne avranno fatte oramai? centinaia...) del pezzo più famoso di Erik Satie.
Il film alla fine scorre bene, in alcuni momenti è piuttosto commovente, in altri divertente, niente di eccezionale, ma gli attori sono tutti bravissimi e l'insieme è molto gradevole.
Infine, quando sono uscito dal cinema mi è venuta in mente un pensiero di Michele Serra che a volte, quando pensa ai francesi, li definisce come "degli italiani riusciti meglio", il che è sicuramente vero per molti aspetti....quanto sono fighetti però

CINEMA: "Miracolo a Sant'Anna"


Ci siamo recati a vedere "Miracolo a Sant'Anna", il nuovo film di Spike Lee, pensando che fosse un film incentrato sulla seconda guerra mondiale, la lotta partigiana, e in particolare sull'eccidio nazista, avvenuto nel paesino toscano.
Invece tutto questo passa quasi in secondo piano rispetto alla, immancabile nei film del regista americano, questione razziale, e al rapporto particolare che si crea tra un gigantesco marine nero dell'esercito americano e un bimbo italiano, sfuggito miracolosamente al rastrellamento e al massacro nazista. Rapporto su cui si sviluppa praticamente tutta la proiezione e che gli dona una decisa e tenera vena onirica.

Nonostante questo, il film, pur non essendo male nel complesso, non ci ha convinto fino in fondo, soprattutto nella prima parte, dove il tema della discriminazione dei neri mischiato a quello del secondo conflitto bellico, lo rendono un discreto "polpettone", a tratti duro da digerire.

venerdì 10 ottobre 2008

Melodyne

Un'applicazione che promette di rivoluzionare la post produzione musicale, permettendo di isolare e modificare le singole note di una qualsiasi traccia musicale. Questo video è molto esplicativo delle potenzialità di questo software: