lunedì 19 novembre 2007

MUSICA : OKKERVILLE RIVER - "THE STAGE NAME" (2007)

Non sono capace di fare recensioni, ma dopo il concerto degli Okkervil River all’Estragon ho comunque voglia di scrivere due righe sul loro ultimo disco (chiedo scusa per eventuali imprecisioni).
La forza dei texani Okkervil River è quella di non ripetersi mai. Vista la prolificità di Will Sheff e compagni che in pochi anni hanno sfornato 4 album ufficiali, più il primo introvabile autoprodotto, vari ep ed il progetto parallelo Shearwater, il rischio questa volta era alto, ma ancora una volta i nostri hanno saputo tenere alto il livello.
Se il precedente Black Sheep Boy era caratterizzato da una certa pesantezza di fondo questa volta si parte con l’acceleratore a tavoletta e Our life is not a movie or maybe ci porta subito in territorio indie pop rock tutto stacchi e coretti alla Arcade Fire (in effetti in tutte le recensioni su internet si dice che questo pezzo ricorda gli Arcade Fire, ed è proprio così). Di seguito Unless it’s kicks e A hand to take hold of the scene proseguono su questa strada, prima di arrivare ad una pausa nella parte centrale del disco, dove i nostri tornano in parte su sonorità per loro più classiche. La ballata A girl in port è forse il pezzo più “Okkerviliano” del lotto, dolce e malinconica come ci avevano abituati nei primi dischi.
Nel finale si ritorna sul pop rock (You can’t hold the hand of a rock and roll man) e in alcune atmosfere pare quasi di sentire qualche eco dei Belle & Sebastian.
Insomma, è un disco godibilissimo e orecchiabile che io consiglierei sicuramente, come consiglierei del resto tutti i precedenti album e anche quelli della band “cugina” Shearwater

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