Siamo oramai a maggio 2008 e non ho ancora ascoltato nemmeno un disco datato, appunto, 2008. Non mi era mai successo prima e interpreto la cosa come un evidente segnale di invecchiamento. Quindi, visto che non riesco ad appassionarmi alle ultime novità, (sono incuriosito solo dai soliti nomi, come Portishead e Deus), tipo i Foals, dei quali si sente parlare benissimo ovunque ma dai quali sono spaventato visto che più volte li ho sentiti paragonare ai Battles il cui disco del 2007 è stato a mio parere il pacco dell'anno, mi dedico a riascoltare dischi che ho amato negli ultimi anni.
Uno di questi è appunto l'esordio solista del 2003 di Riccardo Sinigallia, da Roma, ex Tiromancino il cui primo disco suona proprio come un disco dei Tiromancino con la differenza che i dischi dei Tiromancino non mi piacciono, questo invece sì, e molto.
Genere, quindi, diciamo cantautorato elettronico, bassi profondi, atmosfere rarefatte, parole più sussurrate che cantate. Così si presenta il primo pezzo dell'album, "cadere", storia di un difficile rapporto a due dal testo essenziale ed efficace ("ti vedo in ogni posto vuoto/ ti vedo in ogni posto pieno/ vedo te/ ti telefono ma ti nascondi/ da me "). Il disco prosegue su toni piuttosto cupi con "la revisione della memoria" e fa il primo botto alla traccia numero 3, "bellamore", che avrebbe tutto per essere una super pop hit da cantare in coro ("Bell'amore che tieni i segreti dei tuoi ricordi sei come un'onda che non ha confini. Ti allontani e poi ritorni ancora, per questo sei sola").
Gli altri pezzi sono tutti su toni più malinconici e tristi, "io sono dio" se non ricordo male si diceva fosse riferita al cantante dei Tiromancino, "buonanotte" mi esalta nella parte in cui Sinigallia ringrazia e saluta i suoi artisti italiani di riferimento citanto Sangue Misto Ice One e Frankie hi Nrg (Sinigallia faceva il coro in "quelli che benpensano" di Frankie) .
"Solo per te" suona languida e balneare e per me è il pezzo meno riuscito, ma il finale del disco affidato a "lontano da ogni giorno", con il suo crescendo elettronico finale è la ciliegina sulla torta di un grande disco pop, del quale a mio parere si apprezzano moltissimo anche i testi, cosa molto rara e che spesso secondo me tiene molti alla larga dai dischi cantati in italiano. Per me, disco pop italiano dei 2000, assieme a "In circolo" dei Perturbazione, uscito nel 2002.
http://www.riccardosinigallia.it/testi/cadere_video.html
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