domenica 6 gennaio 2008

Se tutti se incazzano

In Campania ora come ora cercare le colpe e le responsabilità sarebbe come cercare una moneta da 50 centesimi in un marciapiede di Napoli. Ci si sporcherebbe di certo le mani senza magari riuscire a risolvere nulla.
Provateci a spiegare ai campani che la responsabilità è della camorra. Di certo i boss non sarebbero molto felici e di conseguenza neanche la cittadinanza sarebbe entusiasta, per paura di finire in un obitorio, o per la necessità di appoggiarsi alla criminalità organizzata per le loro battaglie di egoismo sociale. Neanche immaginarsi di puntare il dito verso gli enti locali, incapaci di gestire neanche la pulizia dei sottoscala dei loro palazzi, o sullo Stato che da anni si ritrova davanti al caos totale senza neanche sapere dove cominciare mettere le mani.
Tante categorie insomma si sentirebbero attaccate e aguzzando gli artigli impedirebbero la comprensione del problema nella sua complessità.
Le possibili soluzione alla crisi dei rifiuti sono perciò due. Si potrebbe benissimo lasciare la questione alla discrezionalità del vesuvio oppure cominciare ciascuno ad assumersi le proprie responsabilità a prescindere dalle colpe del prossimo.

Mattia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

...sottoscrivo, anche se mi sembra la tipica situazione italiana, in cui i problemi si accumulano e accumulano fino a diventare una matassa difficilmente poi districabile (vedi la giustizia, il debito pubblico, traffico ecc ecc)...

Mirko.