venerdì 1 febbraio 2008

Frequenze televisive


Per fortuna che c'è l'Europa. E' questo il primo pensiero che ci viene in mente alla notizia della sentenza della Corte di Giustizia europea, che ha bocciato il nostro sistema di assegnazione delle frequenze televisive definendolo "discriminatorio, non trasparente e non obbiettivo".

Se uno non conoscesse a fondo il nostro paese, potrebbe ritenere impossibile il fatto che un editore televisivo, pur avendo vinto un regolare bando ('99), a quasi dieci anni di distanza(!) non possa ancora essere in grado di esercitare il suo diritto di trasmettere regolarmente la propria programmazione. E questo nonostante ci sia anche una sentenza della Corte Costituzionale (2002), che ribadiva e riconosceva tale diritto.

Questa situazione assurda e paradossale, purtroppo rispecchia in maniera abbastanza fedele la realtà italiana, nella quale l'arroganza e la prepotenza, in spregio di qualsiasi regola e del diritto, puo' avvenire e affermarsi come se nulla fosse.

Anche se ancora non sappiamo gli effetti pratici che la sentenza potrà avere, riteniamo quello che giunge dall'Europa un messaggio forte e chiaro, sperando che il vecchio continente ci conduca ad una situazione di normalità, non solo nell'ambito delle telecomunicazioni, ma anche nei tanti altri settori nei quali il nostro paese versa decisamente allo sbando.

2 commenti:

Paolo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Paolo ha detto...

volevo linkare un articolo sul blog di travaglio a proposito di questo argomento ma temo di non essere abbastanza evoluto informaticamente.
ci riprovo:

http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/post/1769020.html